Great Place to Work è leader nel settore dell’analisi delle realtà aziendali. Prende in considerazione il posto di lavoro dal punto di vista del clima che il lavoratore lì vive ogni giorno e tutti gli elementi che fanno parte dell’employer branding, valori spesso intangibili che caratterizzano una realtà lavorativa e la differenziano da tutte le altre. Great Place to Work stila ogni anno la classifica World’s Best Workplaces, con le migliori 25 aziende al mondo per cui lavorare.
La classifica World’s Best Workplaces, come viene realizzata
Great Place to Work effettua un lavoro di analisi delle realtà aziendali di tutto il mondo davvero complesso. Sono 100 infatti i paesi coinvolti nelle indagini, oltre 7500 indagini con 3 milioni di risposte e 20 milioni di collaboratori rappresentati. Ad essere analizzate sono le modalità che le aziende utilizzano per creare luoghi di lavoro che possano dirsi eccellenti per i lavoratori stessi. Non solo, si valuta anche l’impatto delle aziende sulle persone e sulle comunità.
Affinché le aziende possano essere prese in considerazione da Great Place to Work, è necessario che siano state inserite in almeno 5 classifiche Best Workplaces di Asia, Europa, America Latina, Africa, Nord America o Australia. Ovviamente la presenza nelle classifiche è relativa all’ultimo periodo. Nel caso quindi della classifica World’s Best Workplaces 2021, la presenza era relativa al 2020 e ai primi mesi del nuovo anno. Infine è fondamentale che si tratti di realtà con un minimo di 5.000 collaboratori in tutto il mondo. Il 40% di questi collaboratori deve essere operativo al di fuori del paese dove la sede principale dell’azienda si trova.
World’s Best Workplaces: le migliori realtà aziendali in cui lavorare
Sulla base di tutti i dati che Great Place to Work ha raccolto, il podio delle migliori aziende in cui lavorare è il seguente:
- DHL, premiata in 38 paesi differenti.
- Cisco, premiata in 22 paesi.
- Hilton, premiata in 21 paesi.
Molto interessante notare che quest’anno l’Italia si aggiudica la medaglia d’argento tra i paesi europei. Con un numero di filiali premiate pari a 12, l’Italia è seconda solo al Regno Unito.
Viene però naturale chiedersi perché sia così importante valutare l’ambiente di lavoro che le realtà aziendali odierne possono garantire. Le aziende di oggi non possono più permettersi di pensare esclusivamente alle entrate economiche. Devono pensare al loro benessere per poter diventare concorrenziali, per crescere, per mettersi sulla strada del successo. È ormai chiaro che un’azienda gode di ottimo benessere, se e solo se i suoi lavoratori provano un benessere intenso. Ecco quindi che l’ambiente di lavoro deve essere favorevole allo sviluppo di ogni singolo lavoratore e ad uno stile di vita che sia davvero positivo. Inoltre deve trattarsi di un luogo di lavoro ben organizzato, inclusivo, sostenibile.