Si fa un gran parlare in questi ultimi anni della necessità di incentivare l’imprenditorialità femminile. Il Premio GammaDonna nasce proprio con questo obiettivo, un premio che ha visto la luce nel 2004 in seno all’omonima Associazione no-profit. Questa associazione ha come obiettivo quello di far sì che il numero delle donne imprenditrici in Italia possa aumentare, così da ridurre il gender gap socio economico che nel corso degli anni si è venuto a creare. Non si tratta ovviamente solo di aumentare il numero delle imprenditrici, ma di far sì che le loro idee possano svilupparsi al meglio.
La 13esima edizione del Premio GammaDonna
Il Premio GammaDonna arriva quest’anno alla sua 13esima edizione. Sono sei le finaliste, che lotteranno per aggiudicarsi la vittoria. Non solo, saranno infatti anche altri i premi e i riconoscimenti a disposizione come Women Startup Award powered by Intesa Sanpaolo Innovation Center e Giuliana Bertin Communication Award. Il primo riconoscimento sarà offerto all’imprenditrice che si sarà distinta in ambito Smart city, Smart mobility, Life Science, Healthcare & Medical Devices, Bioeconomy, Media, Entertainment & Gamification, Fashion, Agri-food tech, Cleantech, Energy. Il secondo invece sarà offerto all’imprenditrice che si sarà distinta nel campo della comunicazione, sia essa online oppure offline.
Si tratta di un vero e proprio format televisivo, del tutto italiano. È un format davvero unico nel suo genere, in quanto permette di far sì che le migliori, e più innovative, imprenditrici italiane possano essere conosciute dal grande pubblico. Il premio andrà in onda in diretta sui canali social QVC e GammaDonna. Andrà in onda anche in differita sui canali televisivi QVC 32 del DT e 475 di SKY.
Menzione speciale per la biologa marina Mariasole Bianco
La 13esima edizione del Premio GammaDonna è arricchita anche dalla menzione speciale per lo sviluppo sostenibile alla biologa marina Mariasole Bianco. Questa menzione speciale viene conferita direttamente dalla Commissione Europea. La scelta è ricaduta su Mariasole Bianco in quanto impegnata in prima linea per la salvaguardia della sostenibilità ambientale in relazione agli ecosistemi marini.
Massimo Gaudina, Capo della Rappresentanza a Milano della Commissione europea, ha affermato: “Il suo lavoro si inserisce perfettamente nel quadro delle azioni di sostenibilità ambientale e di sviluppo che la Commissione europea porta avanti grazie al Green Deal Europeo e al piano straordinario Next Generation EU”.
Le 6 finaliste del Premio GammaDonna
Impossibile raccontare in modo dettagliato le idee imprenditoriali delle 6 finaliste al Premio GammaDonna. Eccone però un resoconto, seppur breve, che permette di comprendere il duro lavoro che hanno portato avanti nel corso degli anni e perché le loro idee possono essere considerate davvero innovative:
- Milena Baroni – Mycroclean Italia. Milena ha deciso di trasformare in modo radicale la lavanderia di famiglia. Oggi si tratta infatti di una realtà specializzata nella decontaminazione particellare. Sviluppa soluzioni sostenibili per tutti quei settori in cui si ha bisogno di indumenti barriera, di indumenti che possano limitare la contaminazione. Milena e il suo team tutto al femminile stanno cercando di sviluppare idee nel pieno rispetto dell’ambiente, optando per i principi dell’economia circolare.
- Amelia Cuomo – Pasta Cuomo. Amelia ha deciso di riprendere in mano le redini dell’attività di famiglia, trasformandola però in modo positivo e facendo scendere in campo innovazione e sviluppo. Oggi l’azienda di famiglia non si occupa più solo del pastificio tradizionale. A questo si sono aggiunti infatti un bistrot a km0, una scuola di cucina, un B&B tematico e un museo interattivo. Il museo può essere visitato anche direttamente dallo smartphone!
- Giulia Giuffrè – Irritec. Giulia sta sviluppando sistemi di micro irrigazione, in modo da riuscire a tenere sotto controllo sia i consumi di acqua che i consumi di elettricità. Le sue idee imprenditoriali vogliono essere di aiuto all’agricoltura, ma senza che vi sia alcun impatto negativo quindi sul pianeta in cui viviamo, che merita di essere preservato sempre più.
- Marianna Palella – Citrus. Varietà minori e poco conosciute, ibridi, coltivazioni etiche, è su questo che il lavoro di Marianna si basa. È un lavoro volto alla valorizzazione della biodiversità italiana. È un lavoro che si basa sulla ricerca scientifica e tecnologica ovviamente.
- Sara Santori – Conceria Nuvolari. Sara ha dato vita ad una nuova tipologia di concia, Metal-free e proprio per questo motivo sostenibile dal punto di vista ambientale. È riuscita a creare nella sua conceria una pelle che è biodegradabile, ma che allo stesso tempo risulta anche antibatterica ed idrorepellente. Con il suo lavoro sta senza dubbio ponendo le basi per il futuro della conceria.
- Silvia Scaglione – React4life. Silvia sta lavorando a soluzioni tecnologiche avanzate che possano aiutare nella comprensione di malattie complesse, magari anche rare. Non solo, sono soluzioni che possono aiutare a sviluppare nuove terapie personalizzate. Tra le sue più importanti soluzioni, il sistema MIVO® che permette di creare un organo vivente direttamente in laboratorio.