Mi occupo di comunicazione digitale da anni e spesso, quando lancio un nuovo sito tematico, mi capita di affiancarci una community sui social network, spesso in Facebook. Creare una nuova community in un settore che conosci non è mai semplice, farla crescere è ancora più difficile. Ma cosa succede quando ti metti in testa di creare una community in un settore che non conosci per niente?
Quando intuisci che in quel settore può nascere un’idea
Ci sono dei momenti dove ti trovi in delle situazioni o dei luoghi dove in un attimo ti si accende una scintilla. Spesso non è una idea vera e propria, è solo una intuizione. Poi sai, per esperienza, che per ricavarne un’idea (che funzioni!) ci vorrà tanto approfondimento. La mia scintilla è scattata casualmente accompagnando altre persone a visitare anni fa la fiera Abilmente a Vicenza. Io conosco bene il settore fieristico, ne ho visitate tantissime in passato di fiere tematiche e ad alcune ho anche partecipato come espositore. Oggi le frequento pochissimo. Mi sembra che molte abbiano il solo scopo di preservare il loro esserci ma di utilità reale ne hanno ben poca. Invece quella volta mi sono trovato in una fiera dove il pubblico, al 99 % femminile prendeva letteralmente d’assalto gli stand portandosi dietro borse e anche trolley che riempivano delle mercanzie acquistate. Insomma non soltanto un gran successo negli incassi (biglietto sui 10 euro che va moltiplicato per 70-80.000 visitatori) ma anche espositori decisamente soddisfatti che vendevano tanto. In pratica quello era il luogo dove le appassionate di fai da te femminile andavano a rifornirsi di materiale per i loro hobby. E’ stato lì che mi è scattata la molla sulla voglia di realizzare qualcosa in quel settore. Un settore che non conoscevo minimamente.
Costruire una community: da dove partire?
Senza annoiarvi cerco di sintetizzarvi in pochi punti le azioni che ho fatto, poi in fondo vi dico poi a che punto sono con il progetto. Eccole sotto:
Quando intuisci un settore interessante studialo in modo approfondito
E’ forse uno dei momenti che più mi piacciono questo. Studiare cosa c’è di interessante in quel settore, i numeri degli appassionati, andare a stilare le aziende più interessanti del settore e studiarne i fatturati, le azioni che fanno da un punto di vista pubblicitario. Aprite un documento e ficcateci dentro tutte le informazioni che riuscite a trovare. Sarà questa fase che, se fatta bene, vi permetterà di avere delle carte in più sui vostri competitor che sono già da anni nel settore.
Applicate il pensiero trasversale
Chi opera in quel settore da anni spesso ha una visione molto piatta, non tridimensionale. Chi arriva in un settore molto verticale da fuori spesso non ha preconcetti e magari arriva con delle novità che porta da altri settori. Questo è il pensiero trasversale: la capacità di contaminare un settore con delle novità portate da un settore totalmente estraneo.
Partite da un sito e costruiteci il progetto intorno
Partite subito dal costruire un sito internet intorno alla vostra idea, che sia un punto cardine dal quale si dipana il vostro progetto che sarà composto da molti comparti. Io ho registrato da subito il dominio Machebrava.it che sintetizzava perfettamente l’idea, il progetto nel settore fai da te femminile. Molto spesso le community settoriali, anche con numeri molto alti, sono gestite in modo amatoriale e non hanno neanche un sito internet. Quindi portate in quel settore il vostro progetto con tutta la professionalità che avete. Avrete da subito una marcia in più.
Date una spinta alla partenza della community con Facebook Ads
La community, in questo caso su Facebook, oltre che dalla pagina, deve basarsi principalmente sulla costruzione di un gruppo. Quello sarà il cuore dei contatti. Se ce la fate costruiteci da subito una newsletter dove raccoglierete le emails degli interessati al settore; in futuro, quando avrete numeri alti e contatti con le aziende, quella newsletter, potrebbe essere un bell’asset strategico. Oltre che monetario. Per dare una spinta ai numeri è bene partire con l’aiuto di campagne che spingono all’iscrizione alla pagina. Farlo è semplicissimo e potete fare dei test prima di trovare il messaggio giusto e il target dove sparare e che risponde bene. In genere al giorno potete mettere in conto 5-10 euro di budget di spesa come Facebook Ads, poi deciderete voi se volete scalare rapidamente o no.
La mia esperienza con la community di Machebrava.it
Sono partito a razzo ad aprile di questo anno ed investendo circa 10 euro al giorno, in 2-3 mesi sono arrivato a 20.000 iscritti. Il target facebook è sui 35-65 anni, donne. Io non ho targhettizzato le campagne; per esperienza è bene tenere i numeri alti e non restringere troppo il “pubblico” dove si va a fare la campagna. A 20.000 ho stoppato le campagne e ho iniziato a valutare partner e sponsor. La risposta è stata freddina e ammetto che avevo messo il progetto in uno stato “naturale” senza fare campagne. La cosa bella di questi progetti è che se anche non ti portano ricavi, la soddisfazione dei traguardi e dei contatti che hai ti ripagano di tutto.
Crescita “naturale” della community
Dopo qualche mese mi sono accorto che la crescita continuava anche in modo naturale ed ora, a novembre, dopo qualche mese, ha raggiunto il traguardo dei 30.000 iscritti. L’entusiasmo è quindi ripartito, il progetto è stato ripreso in mano e vedremo a questo punto se riusciremo a trovare un “pesce grosso” intenzionato a lavorare pubblicitariamente a questo target. Qualche idea sui nomi da contattare ce l’ho. Vi terrò aggiornati sugli sviluppi!
Giuseppe Piro è un esperto di comunicazione digitale. Ha costruito uno dei network di blog più grandi in Italia. Gestisce Storytelling Advertising, un’agenzia che si occupa di storytelling aziendale. Ha molti progetti in corso in tutti i settori del digitale. La sua curiosità lo porta ad esplorare ed approfondire tutti i settori del web.