Aumentano le start up in Italia: situazione positiva nonostante la pandemia

È stato presentato il monitoraggio a cura di Anitec e Infocamere relativo alle startup e alle piccole e medie imprese italiane del settore ICT. A quanto pare, nonostante la pandemia, la crisi economica e la crisi lavorativa, queste sono realtà in netta crescita nel nostro paese. 

Startup e le PMI innovative, si concentrano soprattutto al Nord

Le startup e le PMI innovative del settore ICT attualmente iscritte al Registro Imprese sono 6.663, stando ai dati aggiornati a febbraio 2021. Si tratta del 47,8% del totale delle startup e PMI innovative italiane, una percentuale davvero molto alta. A quanto pare è la Lombardia la regione che vede la maggiore concentrazione di queste innovative realtà. Il 27% delle startup innovative italiane infatti si trova in Lombardia, così come il 29,5% delle PMI innovative. A seguire troviamo Lazio, Campania, Veneto, Emilia Romagna, Piemonte, Puglia e Toscana. Si nota una carenza invece piuttosto intensa di realtà di questa tipologia nel Sud, nonostante siano stati nel corso degli anni proposti innumerevoli incentivi e aiuti. 

Crescono startup e le PMI innovative nonostante la pandemia 

L’emergenza sanitaria da Covid-19 che ha preso il via nel 2020 e che purtroppo perdura ancora oggi ha contribuito ad una importante crisi lavorativa ed economica nel nostro paese. Si tratta di una crisi che però non ha colpito startup e PMI innovative, che anzi proprio nel 2020 sono cresciute. Abbiamo assistito infatti nel 2020 ad un incremento del 17,9%. La maggior parte di queste realtà si sono costituite direttamente online.

Startup e le PMI innovative, quali le loro caratteristiche

Stando ai dati che è stato possibile raccogliere sembra che vadano in questo momento per la maggiore le microimprese, quelle che quindi hanno fino ad un massimo di 4 addetti e un capitale inferiore ai 10.000 euro, nonché una valore della produzione che va da 100 a 150 mila euro circa. Molte le imprese che sono state fondate da under 35, pari infatti al 19,9%, nonché le imprese femminili che sono pari al 10,7% del totale. 

Di cosa si occupano queste imprese? In realtà le loro attività sono molto diverse e variegate. Sono molte però le imprese che si focalizzano su soluzioni di IoT, Industria 4.0, intelligenza artificiale e machine learning, mobile app, big data & data e social science, blockchain e cybersecurity. Dopotutto è normale che sia così, dato che queste sono tutte attività che stanno vivendo uno sviluppo concreto nel corso degli anni, uno sviluppo sempre più intenso e interessante. 

Codici ATECO e attività brevettuale 

È doveroso ricordare che sono numerose le startup e le PMI innovative che non hanno in realtà un codice ATECO del settore ICT, ma che hanno indicato attività in ambito ICT e digitale nelle loro profilazioni. Questo è il chiaro segno di un cambiamento importante che sta avendo luogo nel nostro paese, una rivoluzione digitale che ha ormai preso il via. 

È importante poi ricordare anche che molte startup e le PMI innovative, ben il 16,3%, porta avanti attività brevettuale. Questa è un’attività presente soprattutto nel Nord Ovest. A seguire troviamo i territori del Nord Est. Al Centri, nel Sud e sulle Isole sembra invece che almeno per il momento si tratti di un’attività considerata di secondaria importanza.