Con immatricolati triennali provenienti dall’estero superiori al dato nazionale e un livello di retribuzione e occupazione sia per i laureati triennali che magistrali superiore alla media italiana, l’Università di Trieste apre le porte del lavoro ai suoi studenti, in Italia e all’estero
L’Università di Trieste conferma la sua vocazione marcatamente internazionale e professionalizzante e la sua attrattività per gli studenti: il più dinamico e attrattivo della Regione, l’ateneo giuliano garantisce ai suoi laureati una retribuzione migliore e una performance occupazionale superiore alla media nazionale, assicurando un ottimo passaggio post-laurea.
È questo il quadro che emerge dal rapporto AlmaLaurea 2024 che ha preso in esame circa 300mila laureati del 2023 di 78 università.
In dettaglio, per quanto riguarda il lavoro e le retribuzioni, l’ateneo giuliano garantisce un’occupazione a oltre il 91,1% dei laureati magistrali – +1,1% rispetto al 2023 – a cinque anni dal titolo (88,2% dato nazionale) e all’81,3% a un anno (media italiana 75,7%).
Trovano lavoro a dodici mesi dal titolo il 77,2% dei triennali a fronte del 74,1% della media nazionale e del 79% del Friuli Venezia Giulia.
Infine, l’Università di Trieste assicura uno stipendio più alto della media locale e italiana con 1.437 Euro per il laureati triennali e, per i magistrali, 1.513 Euro a un anno dal titolo e 1.826 Euro a cinque.
Proviene inoltre da fuori regione il 41,5% dei laureati dell’ateneo a fronte della media regionale del 34,1% e di quella nazionale del 24,8%, con un ottimo 4,5% proveniente dall’estero (dato regionale 3,6%; nazionale 4,7%). Merita menzione particolare il dato degli immatricolati triennali esteri: con il 3,9% l’Università di Trieste supera, infatti, la media italiana (3,2%).
Oltre il 12,2% dei laureati triennali – +2,2% rispetto al 2023 – intraprende esperienze di studio all’estero, a fronte del 9,3% FVG e del 7,3% della media italiana. Non solo, anche il totale dei laureati con studio all’estero riconosciuto dal corso di laurea conferma l’internazionalizzazione dell’esperienza accademica promossa dall’ateneo: con un 11,9% di media – l’anno precedente si attestava al 9,5% – l’Università di Trieste supera di oltre due punti percentuale il dato nazionale (9,8%).
Le conoscenze e competenze acquisite, a Trieste e all’estero, si traducono in un’ottima valutazione dell’efficacia del titolo di studio, intesa come spendibilità nel settore di riferimento: oltre il 66% dei laureati triennali definisce, infatti, il titolo “efficace”, a fronte della media FVG del 62% e del 61,7% italiana. Dato confermato anche dai magistrali con oltre il 73% a un anno dal titolo (nazionale 69,5%; regionale 71,7%).
Accanto alla vocazione internazionale, l’ateneo conferma il carattere marcatamente professionalizzante dei corsi di studio: in particolare, il 76,6% – con un aumento del 2,2% rispetto al 2023 – dei laureati magistrali (63,6% nazionali; 70,5% regionali) e quasi il 60,2% di quelli a ciclo unico (nazionali 58%; regionali 59,3%) hanno, infatti, potuto beneficiare di un’ampia rosa di tirocini professionalizzanti offerti dall’ateneo agli studenti.
Rapporto con il corpo docente, carico di studio, infrastrutture a disposizione: oltre l’87,7% degli studenti si dichiara soddisfatto dell’esperienza complessiva universitaria a Trieste.