Il 15 luglio scorso è stata la Giornata Internazionale delle Competenze Giovanili, istituita per celebrare l’importanza strategica di dotare i giovani di competenze per l’occupazione, il lavoro dignitoso e l’imprenditorialità. Iconsulting, azienda bolognese di consulenza che si occupa di dati, lo scorso novembre ha deciso di investire su un corso di formazione professionale gratuito rivolto a laureandi e neolaureati e oggi comunica ufficialmente la decisione di investire anche sul loro futuro professionale con l’assunzione di 14 partecipanti.
Abbiamo intervistato Maria Laura Bongiovanni, Talent Acquisition Coordinator – People & Culture di Iconsulting.
Ci puoi dire di cosa si occupa Iconsulting e qual è il tuo ruolo all’interno dell’azienda?
Iconsulting è una società di consulenza, nata nel 2001, interamente specializzata in analisi dei dati. Siamo una realtà di oltre 400 dipendenti, e mediamente sono 120 le persone che entrano in azienda ogni anno. Ci definiscono un’azienda “giovane e dinamica”, ed è un dato di fatto, basti pensare che la media della nostra popolazione aziendale è di appena 31 anni.
Dal 2018 mi occupo di Talent Acquisition & Employer Branding e da circa un anno coordino la funzione all’interno dell’Azienda. Il nostro focus principale sono le selezioni di stampo tecnico-informatico, ma naturalmente come Talent Acquisition rispondiamo a tutte le esigenze aziendali di recruiting.
Com’era strutturato il corso di formazione che avete lanciato a novembre scorso e quali talenti volevate attrarre con questa iniziativa?
Abbiamo ideato un corso in grado di coniugare e bilanciare una buona base tecnico-teorica con la possibilità di mettere in pratica quanto presentato in aula tramite sessioni ed esercitazioni interne, adottando una modalità di “continuous Learning”.
L’academy è stata pensata in formula totalmente gratuita, suddivisa in moduli con difficoltà crescente, ma tutti composti da argomenti collegati tra loro: il focus principale, ovviamente, i Dati.
Come avete fatto la selezione iniziale fra gli aspiranti partecipanti al corso e quali lacune avete riscontrato nelle prime presentazioni?
Abbiamo pubblicato l’annuncio del bando di adesione e raccolto curriculum in tutta Italia. Ci siamo focalizzati su profili che avessero una formazione tecnico-scientifica ma non informatica, ovvero profili con esperienze di studi in chimica, fisica, matematica, ingegneria gestionale e molte altre con attitudine al ragionamento logico-matematico e forte interesse per le tematiche trattate.
Sicuramente nella fase iniziale i candidati sono partiti con lacune sui principali linguaggi e metodi di interrogazione dati, ma hanno saputo dimostrare sin da subito una spiccata attitudine all’apprendimento.
Quali opportunità di carriera avranno gli assunti?
Alla quasi totalità dell’aula, dopo una seconda fase di colloqui, è stato proposto uno stage extracurriculare con finalità assuntiva di 6 mesi e un compenso di 1000 euro netti al mese.
Lo stage è iniziato a maggio 2024 e da questo settembre stiamo avviando l’ultima fase di interviste per confermare l’assunzione in organico dei candidati che si sono meglio inseriti in Azienda. La proposta che verrà avanzata sarà per tutti un contratto di apprendistato/tempo indeterminato.
Quali opportunità di lavoro vedi nel tuo settore e quali percorsi di formazione consiglieresti dopo il diploma?
Il nostro settore è in costante crescita e cambiamento. Ci sono quindi ampie possibilità per chi decide post diploma di cimentarsi in studi tecnico-informatici. Se nelle corde degli studenti, i corsi di laurea più aderenti al nostro settore sono Informatica e Ingegneria Informatica, ma mi sentirei di consigliare anche corsi come Statistica, Ingegneria Gestionale o corsi professionalizzanti post-diploma che offrono la possibilità di toccare con mano tematiche come la programmazione Python, Big Data, AI & Data Analytics.
Quali problemi pensi ci siano in Italia nel campo della formazione?
Da specialista in Talent Acquisition, penso che la formazione più efficace sia quella che riesce a coniugare le esigenze del mondo del lavoro con le competenze richieste, quindi corsi più specialistici che prevedano tanta pratica per consentire agli studenti di cimentarsi e calarsi in quel contesto, se in azienda ancora meglio.