In vista della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne del 25 Novembre, Hacking Talents (https://www.hackingtalents.com/) – la prima piattaforma digitale che abilita la messa a terra di programmi HR data-driven e che mette l’esperienza delle persone al centro – rinnova il suo impegno nel sostenere le attività di Molce Atelier (https://www.molceatelier.it/), sartoria terapeutica di Milano creata per aiutare le donne vittima di violenze domestiche. L’associazione, nata nel 2021 e inaugurata grazie a un bando della Scuola dei Quartieri promosso dal Comune di Milano e dalla Comunità europea, è guidata da un team completamente al femminile: Paola Maraone, giornalista e psicologa da sempre attenta ai temi femminili, Adriana Morandi, di origine argentina e fama internazionale, Fernanda Muniz, sarta responsabile della sartoria e dei corsi, e Ilaria Solari, giornalista e comunicatrice.
Il sostegno di Hacking Talents: una mentorship per aiutare le donne vittime di violenza
Hacking Talents, dal 2021, ha deciso di sostenere la causa di Molce Atelier. La piattaforma, dopo aver profilato le caratteristiche e i bisogni della persona tramite un form online, offre agli interessati una sessione di mentorship pro-bono grazie ad un match con il/la mentor più adatto a rispondere alle loro esigenze. In seguito alla sessione, svolta tramite videocall, la persona beneficiaria è invitata ad effettuare (senza obbligo) una donazione libera a Molce Atelier. Come emerge dal Report d’Impatto 2022 di Hacking Talents, lo scopo dell’attività della piattaforma è quello di generare un impatto sociale, rivolgendosi esclusivamente ed in modo gratuito ai singoli individui.
Il progetto di Molce Atelier è stato scelto come beneficiario delle donazioni in quanto supporta le donne partecipanti all’iniziativa nell’apprendere nuove competenze utili al reinserimento nel mondo del lavoro, creando un circolo virtuoso allineato con la mission di Hacking Talents. Inoltre, il servizio di mentorship bro-bono è stato possibile (ed tuttora attivo) grazie alla community di mentors di Hacking Talents che conta 104 membri.
“In Hacking Talents crediamo fortemente che sia possibile realizzare profitto mentre si crea valore per la società, per questo abbiamo deciso di dare spazio all’interno del nostro business anche (ma non solo) a progetti paralleli in grado di generare un forte impatto sociale. In particolare, abbiamo deciso di offrire il nostro contributo a Molce Atelier, con l’augurio che l’accesso a formazione, supporto e nuove opportunità sia motivo di ispirazione per non smettere di sperare in un mondo migliore.” ha commentato Federica Pasini, CEO e co-founder di Hacking Talents.
Il duplice obiettivo di Molce Atelier
Il nome del progetto ha infatti trovato ispirazione nel verbo molcere, che significa lenire e addolcire. Allo stesso modo, l’obiettivo è quindi quello di lenire e curare le ferite delle donne vittime di violenza attraverso una sartoria terapeutica che offre un duplice servizio: da una parte un corso di formazione sartoriale tenuto da una sarta-stilista, dall’altra un luogo di ascolto e sostegno psicologico gestito da una professionista, attraverso il quale le donne vengono indirizzate verso servizi di assistenza e tutela legale, sociale e sanitaria nel totale rispetto della privacy. In questo modo, coloro che si trovano in condizioni di fragilità possono apprendere un mestiere, conquistando così anche la propria autonomia economica, oltre ad aderire ad un percorso di riabilitazione psicosociale.
Una volta completato il ciclo di formazione, in Molce Atelier, le sarte che desiderano continuare a lavorare con l’associazione partecipano attivamente alla produzione dei capi di abbigliamento realizzati in sartoria. Ogni abito e accessorio della collezione è accompagnato da un’etichetta parlante che consente, a chi acquista, di ripercorrere la storia di riscatto della donna che l’ha confezionato e di sentirsi parte della comunità che la sostiene nel suo percorso di emancipazione.
La produzione, la distribuzione e la vendita delle collezioni creano un sistema di economia circolare positivo e sostenibile, sia in chiave culturale che economica. In Molce Atelier ci si impegna a restituire valore ai materiali esistenti, sempre di ottima qualità e fattura, evitando ogni spreco, regalando nuova vita ai tessuti donati che provengono da fine stock, fondi di magazzino, pezzature di dimensioni ridotte e quindi inutilizzabili per produzioni in grandi volumi. Grazie alla creatività della stilista e delle sarte formate in atelier, anche il più piccolo scampolo o ritaglio, pensato per l’abbigliamento o l’arredo, contribuisce a rendere unici, originali e durevoli i capi Made in Molce. Acquistarne uno vuol dire aiutare le sarte dell’atelier a riscrivere la propria storia, lungo un percorso che passa attraverso la competenza e la cura, grazie ad una scelta etica e responsabile, che premia la qualità dei dettagli e l’unicità.
“In Molce restituiamo voce a donne che hanno alle spalle una comune storia di sofferenza e vulnerabilità, nella certezza che ciò che s’è rotto possa essere riparato e un’esistenza sgualcita sappia tornare a rifiorire, come i tessuti che, tra le mani delle nostre sarte, ritrovano nuova vita e splendore” conclude Ilaria Solari, responsabile della comunicazione di Molce Atelier.